NON SPRECARE IL TUO TALENTO
Pareti bianche, una scrivania, un telefono, una guida telefonica, un responsabile che mi accompagna gentilmente alla mia “postazione” e mi dice: “chiama e fissa appuntamenti!”. Questo è quello che ricordo del mio primo giorno di lavoro. Avevo fatto due giorni prima un colloquio per lavorare in una multinazionale finanziaria, mi avevano preso. È da qui che inizia il mio sogno…
E dopo le telefonate?
Beh, dopo 10 ore al giorno di chiamate, due volte a settimana si andava nelle zone industriali a fare il porta a porta. Estate, inverno, sempre in giacca e cravatta dovevi stare (“l’abito fa il monaco”, così ci avevano formato nella multinazionale).
Era il 2007 l’anno dello scoppio della crisi finanziaria internazionale, noi incuranti del periodo di grande recessione bussavamo alle porte degli imprenditori per proporre investimenti finanziari e/o fondi pensione. Questo è stato il mio inizio…si poteva iniziare da più in basso?
Come sono risalito? Come si passa da un gradino all’altro? Come ci si rialza dopo una rovinosa caduta?
Vi posso dire come ho fatto io, alimentando sempre obbiettivi stimolanti e continuando a ripetermi:
Paolo, non sprecare il tuo talento.
C’è talento in una telefonata, c’è talento nel suonare un campanello, eccome se c’è! Non è il lavoro che fai, ma è come lo fai che definisce chi sei.
Bisogna iniziare dal basso ad allenare il talento. Troppo semplice quando hai ereditato il ruolo di A.D. e devi prendere decisioni seduto su una comoda poltrona. Mettiti alla prova in strada, dove non sei nessuno, nei lavori più umili, dove nessuno ti chiama Dottore. Dove nella migliore delle ipotesi non si presentano all’appuntamento o, peggio ancora, ti chiudono la porta in faccia.
Se riesci, quando hai finito questo tipo di gavetta, non sei più come prima.
Se riesci a non sprecare il tuo talento, se riesci a metterlo in qualsiasi cosa tu faccia e in qualsiasi cosa tu creda fortemente, allora rinasci. A me è successo. Ho iniziato dalla strada aprendo partita iva, inconsapevolmente. Successivamente ho creato aziende, continuando incessantemente a ripetermi:
Paolo, non sprecare il tuo talento.
Ed oggi, sono anch’io un amministratore delegato, oggi uso il mio talento per prendere decisioni per il bene delle mie aziende, ma queste decisioni non le prendo mai da una poltrona (odio le poltrone…).
Non dimentico la strada, solo chi c’è stato può capirmi, la strada ti cambia gli occhi. Noi abbiamo occhi diversi e ci riconosci a metri di distanza.
Ascolta me: ogni mattina, appena ti svegli, guardati allo specchio, pensa a ciò che farai durante la giornata e ripetiti più lentamente che puoi:
“Non devo sprecare il mio talento”
“Anche una cosa fatta bene, può essere fatta meglio.”
Fallo ogni giorno. Ti verranno delle idee su come migliorare. Mettile in pratica. Applicati ogni giorno e anche tu salirai quella scala, gradino dopo gradino. Ci saranno dei giorni in cui ti sentirai a terra, dei giorni in cui vorrai mollare e chiederai aiuto. , Quando succederà tieni la testa alta e non dimenticare che sei tu e solo tu l’eroe del tuo domani.